Lo Viol dal Genisté è un sentiero naturalistico, tracciato ad anello che permette di entrare in contatto con la natura attraverso una serie di microambienti molto diversi tra loro, dal bosco rado di larice alla fitta pecceta, dalle praterie alle pareti rocciose fino al Genestè, classificato Sito di Interesse Regionale (SIR) per le sue peculiari caratteristiche:e’ la stazione posta più a Nord dell’areale piemontese (e italiano) di Genista cinerea e fra le più estese come superficie.
Questa specie botanica, accantonata nelle Alpi Cozie meridionali e Marittime, è presente solo in Piemonte e in Liguria occidentale, mentre è molto diffusa in Provenza.
La seconda parte del percorso attraversa aride praterie in cui dominano il paesaggio splendidi esemplari di pino silvestre; caratteristiche le fioriture stagionali di ginestra, pero corvino, lavanda e rosa canina.
Il sentiero offre frequenti possibilità di avvistamento delle diverse specie di fauna selvatica presente sul territorio: il capriolo, il cervo, il camoscio, l’astore, l’ aquila reale e il gipeto.
Percorso: Borgata Allemandi – Costa Curis – Costo Furano – Carja d’Ase – Colle Ruvera – Borgata San Vittore – Borgata Castelli – Borgata Allemandi
Quota altimetrica massima: 1545 m s.l.m
Tempo medio di percorrenza: h 2 circa
Difficoltà: facile (si consiglia di prestare attenzione per la presenza di alcuni punti esposti)
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno
Segnaletica: tacche di colore giallo e segnaletica verticale in legno con scritte gialle
Servizi utili: lungo il percorso punti acqua, parcheggio pubblico per auto (Borgata Allemandi)
Punti di interesse legati al tema del sentiero: Tratto Allemandi-Colle Ruvera: panorama sulla valle Maira / discesa tra piante di ginestre, lavanda e Pino Silvestre / Colle Ruvera: muretti in pietra costruiti dagli abitanti di San Michele per l’approvvigionamento della legna di faggio – costruzione rurale con annesso forno nella roccia conosciuta come “Granjo ‘d Mundin ‘d Roc” – B.ta San Vittore: punto panoramico in prossimità della cappella posta sull’apice di una roccia
Il sentiero è stato ripristinato e segnalato dai volontari dell’Associazione Culturale Carcoso per San Michel