Col Verdet
Il percorso che porta al Colle Verdet è un tracciato ad anello molto interessante soprattutto per alcune zone di elevato interesse naturalistico. Partendo da Borgata Allemandi si prosegue per un tratto sul Percorso Occitano in direzione Colle San Michele. Poi si imbocca la strada in direzione nord e dopo un breve tratto in leggera salita si svolta a destra in direzione Nord Est si raggiunge poco dopo il Canale di Chiosso. Attraversato lo storico canale si prosegue per un tratto nel lariceto rado da dove si può ancora ammirare il panorama sulle borgate di San Michele. Più avanti si incrocia la pista forestale e si prosegue verso nord est entrando in un fitto bosco di abete rosso, habitat naturale di numerose specie animali autoctone. Uscendo dalla pecceta ci si ritrova in un ambiente più aperto popolato di ginepro e pino silvestre da dove risulta facile raggiungere il Colle Verdet. Qui il panorama ripaga la fatica e ci apre lo sguardo verso i valloni di Stropo, Marmora e Canosio. Questo angolo di natura è anche l’ambiente ideale per alcune specie animali come la coturnice e il Gallo Forcello.
A questo punto il sentiero svolta verso Ovest e prosegue in piano fino a raggiungere il “PAS dal bon CUGN” ossia “Passo del buon Cuneo” (Cuneo identifica un piccolo appezzamento di terreno posto tra rocce, canali o avvallamenti). Da qui si può ammirare comodamente tutto il Vallone di Elva ed è possibile raggiungere, ma è assolutamente sconsigliato, il BON CUGN (appezzamento di terreno posto tra le rocce scoscese). Gli anziani del paese tra cui anche il nostro bisnonno scendevano con le pecore e vi costruivano dei recinti per tenerle in questo sito per lunghi periodi.
Poco più a monte in direzione Est sono presenti rari esemplari di pino mugo arroccati sulle rocce del crinale spartiacque.
Lasciato il colletto si scende lungo il sentiero in mezza costa, sulla destra il pianoro “Pian de Codifarcu” ossia “Piano di Falco”, perché in passato era riservato, sembrerebbe, ai pastori di Borgata Falco per la “CHAUMO” ossia la siesta delle loro mandrie.
Raggiunta la fontana dal nome di “Font GURBEL”…………. si scende verso Sud Est, incrociando e costeggiando per un tratto il Canale di e si torna al punto di partenza.